Editoriale
di Carlo Muratori
E uno scandalo, se non proprio un’invidia degli dei, dovette avverarsi il 14 giugno del 1996. Quando per un banalissimo, quanto drammatico incidente stradale a Comiso, nell’estremo lembo sud della Sicilia, Gesualdo Bufalino muore; tra un bagliore accecante di “lutto e luce che fa sembrare incredibile, inaccettabile la morte.”
Scrittore fra i più raffinati nel panorama nazionale, dotato di un sorprendente pensiero sempre lucido e tagliente, Bufalino era giunto agli allori del pantheon letterario in età già avanzata. Superati da poco i sessant’anni, dobbiamo la sua conoscenza e la sua fama a Leonardo Sciascia che lo scovò nel suo rifugio-tana di una piccola cittadina…
n. 16 – A riveder le stelle
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